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Lettera del 12 marzo 2020. Richiesta revoca dei 4 bandi 367.209-212 per Dirigente Tecnologo

Roma, 12 marzo 2020

Prot:14/2020

Al prof. Massimo Inguscio    

Presidente del CNR

presidenza@cnr.it

e p.c. al dott. Giambattista Brignone

Direttore Generale

direzione.generale@cnr.it

alla dott.ssa Annalisa Gabrielli

Direzione Centrale Gestione delle Risorse

direzione.risorse@cnr.it

ai Ricercatori e Tecnologi del CNR

Oggetto: Richiesta revoca dei 4 bandi 367.209-212 per Dirigente Tecnologo

Egr. Presidente,

la scrivente O.S. si trova nuovamente costretta a chiedere che l’Ente dia finalmente avvio a procedure trasparenti per la definizione di tutti bandi di concorso, anche di quelli finalizzati a soddisfare specifiche e definite necessità dell’Ente, procedure che prevedano una partecipazione attiva e formali pareri degli organi interessati (Consigli di Istituto, Consigli Scientifici di Dipartimento, Comitati d’Area) e che siano accompagnate da informative sindacali atte a dare chiara evidenza della procedura e dei criteri di scelta utilizzati.

Ciò che, nella fattispecie, ci costringe ad intervenire sulla materia (vedere in ultimo la lettera del 13 gennaio) è la recente indizione dei quattro bandi 367.209, 367.210, 367.211 e 367.212, per complessivi 5 posti da Dirigente Tecnologo, che non rispettano alcun principio di trasparenza e di condivisione nella scelta delle competenze, del profilo e della destinazione.

Caso particolarmente emblematico è costituito dal Bando 367.210 per l’assunzione di un  Dirigente Tecnologo da assegnare all’Area di Ricerca di Pisa. Infatti, a dar fede a quanto riportato sul bando, le competenze e le professionalità richieste nel suddetto bando sono state scelte in maniera del tutto discrezionale e sono così articolate e specifiche da limitare di fatto la partecipazione a pochissimi concorrenti (obbligatoriamente solo a chi è laureato in Ingegneria Civile e iscritto all’albo, ha maturato una serie di esperienze molto specifiche in innumerevoli campi)  e da far nascere quindi l’impressione che ci sia una precisa volontà di favorire alcuni candidati, con un’evidente disparità di trattamento rispetto a tutti gli altri Tecnologi dell’Ente o persone qualificate esterne all’Ente.

Inoltre, facendo riferimento alla Trasformazione delle Aree territoriali di Ricerca, ai sensi dell’art. 29 del Regolamento di Organizzazione e Funzionamento (ROF) e alle recenti Delibere, non è chiaro su quale base la sola Area della Ricerca di Pisa necessiterebbe di una siffatta figura di DT assegnata in maniera permanente, né se l’esigenza sia stata evidenziata in pareri ed indicazioni del Comitato o del Presidente di Area.

Peraltro, non si comprende in quale rapporto questa figura di DT si porrebbe rispetto al Responsabile di Area, il cui incarico è conferito dal Direttore Generale su proposta del Presidente dell’Area, in seguito a richiesta del Comitato di Area, per un periodo non superiore al mandato del Presidente (art. 17 del ROF). È inoltre, del tutto evidente che la presenza di un DT assegnato in maniera permanente all’Area potrebbe limitare una sana alternanza e la libera identificazione di un’altra persona da parte del Presidente di Area.

Per quanto fin qui evidenziato, in analogia a simili richieste avanzate per situazioni analoghe e nelle more che siano finalmente attivate procedure trasparenti e condivise per la individuazione delle competenze, del profilo e della destinazione di ciascun bando, la scrivente O.S. chiede la revoca dei suddetti bandi 367.209, 367.210, 367.211 e 367.212.

Fiduciosi che la nostra richiesta trovi il giusto accoglimento, Le porgiamo distinti saluti.

Gianpaolo Pulcini

Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR

https://anpri.fgu-ricerca.it/wp-content/uploads/2020/03/Lettera-12-marzo-2020-Richiesta-revoca-bandi-DT-367.209-212.pdf

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